Roberto Rimini nasce a Palermo, secondogenito di Giuseppina D’Antonio, napoletana, e di Emanuele, ebreo veneto giunto da poco in Sicilia (in qualità di direttore generale dei Grandi Magazzini Coin) dopo un soggiorno a Napoli dove aveva appunto conosciuto e sposato la moglie.
Federico De Roberto scrisse del pittore siciliano: “Roberto Rimini fu portato alla pittura da una di quelle vocazioni native, ardenti e incoercibili, che in ogni momento ed in ogni disciplina sono la prima condizione per raggiungere l’eccellenza.
Tale passione lo condusse a riprodurre gli aspetti delle cose, la varietà delle forme viventi, la mutabile espressione della figura umana.
E ancora, quando il pittore ritrae qualche interno o qualche paesaggio, egli ha bisogno di spalancare una finestra o una porta per lasciare che l’aria libera entri e circoli e bagni e rinfreschi tutte le cose, per poter volgere uno sguardo all’alto cielo e al vasto mare”.
Nella ricca attività artistica di Rimini è presente una considerevole produzione di opere grafiche: litografie, sanguigne, carboncino e disegni a matita, tecniche in cui il maestro si è espresso con grande perizia e abilità.
I disegni di Rimini sono ricchi e costruttivi; fermati sulla carta con potenza incisiva ed ammirevole, con un senso impeccabile del movimento e della misura, con una naturalezza assolutamente prodigiosa e riescono, con pochi ed essenziali tratti, a rappresentare figure, paesaggi e stati d’animo.
